
La filatelia è un modo come un altro per cercare di portare all’interno della propria collezione di francobolli un numero davvero molto considerevole di pezzi unici e soli, tutti legati a un valore importante maturato nel tempo e che possiamo considerare sulla base di alcune informazioni particolari che sono anche le stesse in grado di permetterci di stabilire il valore reale in questo determinato momento.
Ecco come valutare un vecchio francobollo
Un dato che non deve mai mancare quando inizi a portare avanti la valutazione di un francobollo è legato alla questione dell’emissione. Ogni anno da quando i francobolli sono nati vengono emessi tantissimi esemplari, utili da sempre per migliorare il calcolo delle spese di spedizione. Si tratta ovviamente di fare i conti con quello che ogni Paese decide di stampare.

Oggi i francobolli oltre all’emissione e alla tiratura, che sono i due elementi che possono aiutarci a considerare un pezzo unico e raro, sono anche delle vere e proprie opere d’arte in miniatura, ovvero piccoli tesori che raccontano uno spaccato della storia del passato e che ci possono portare a raccontare anche cos’è davvero la filatelia.
E allora, nel tentativo di non risultare banali e di valorizzare al meglio alcuni pezzi da novanta tra i francobolli che ancora oggi si trovano in circolazione, badiamo attentamente a quelli che sono i requisiti fondamentali per cercare di dare voce e caratterizzazione ai francobolli più vecchi e che possono suscitare grande interesse.
Un francobollo è più che collezione
Come ogni oggetto da collezione, anche il francobollo ha un valore storico importante, perché racconta alcuni spaccati della nostra storia che si intersecano con quello che può essere il valore anche collezionistico che molti di questi hanno ottenuto nel tempo e che possono quindi indurci a considerare molto alto il valore nel complesso.

Qua non si tratta, quindi, solo di andare a valorizzare un pezzo che è magari l’ultimo di un’intera collezione. Ma è una questione molto più ampia, che segue i dettami di un’evoluzione storica e collezionistica, mettendo insieme anche l’impatto della crescente domanda da parte degli intenditori e degli appassionati.
Spesso i francobolli, che comunque acquisiscono chissà quale grande valore, sono gli stessi che hanno un certo peso anche dal punto di vista della stampa. Infatti, può capitare, ed è un fattore che si determina sempre e nel tempo, che la stampa avvenga in modo scorretto. Quello che ne esce fuori sono oggetti che risultano sbagliati e con determinati errori di fondo, per cui i francobolli acquistano ancora più valore.
Quali vecchi francobolli hanno un grande valore?
Il primo francobollo ad essere andato alle stampe e che chiaramente ci permette di poterlo considerare un pezzo di grande valore è il Penny Black, stampato nel Regno Unito nel 1840, e che è diventato un esempio di come si possa davvero puntare a un cambiamento radicale. Il suo valore è oggi di 200 euro, ma è destinato a salire in condizioni particolari.

Un altro pezzo sicuramente di un certo peso è il Two Pence Blue, sempre del 1840 e sempre prodotto nel Regno Unito, anche questo con un valore stimato di partenza di 500 euro, ma che venduto all’asta ha anche raggiunto i 5.000 euro. E’ stato stampato in quantità limitata, e per questo il suo valore oggi è di tutto rispetto.
Il Trinacria è, invece, un francobollo che è stato portato alle stampe nel 1859, direttamente in quello che all’epoca era conosciuto ancora come Regno delle Due Sicilie. Questo racconta un pezzo della storia della Sicilia, quando ancora non era stata portata a termine l’unità di Italia e che ha un valore oggi di circa 10.000 euro.
Ora che devo fare?
Semplicemente dovrai rivolgerti a un tecnico specializzato in analisi filatelica e dovrai riuscire a trovare anche uno sbocco che ti permetta di fare sul valore collezionistico dei tuoi francobolli in modo tale da avere cognizione di quanto sia realmente il loro valore nei fatti. Non è solo una questione materiale, ma anche sentimentale.

Per questo motivo devi decidere se iniziare una collezione di francobolli oppure darti a un semplice procedimento che ti porta alla valutazione oggettiva di questi francobolli vecchi per capirne a quanto possa ammontare il loro guadagno. E se il caso, appunto, decidere di venderli oppure no. Tutto dipende da quello che gli stessi cataloghi collezionistici ti dicono.
Detto questo, prova a trattare bene il tuo francobollo, preservandolo dalle trasformazioni di tipo oggettivo e datti una forma di educazione base in grado di farti capire se sia il caso di continuare a collezionare francobolli, oppure se vendere quei pezzi che hai trovato dentro qualche cassetto e che potrebbe davvero renderti felice di averli trovati