6 modelli di macchina da cucito che oggi valgono una fortuna

Da strumenti ormai superati e obsoleti a preziosi oggetti da collezione: è questo il destino di sei (e molti più) modelli di vecchie macchine da cucito! Non utilizza più per la funzione per cui sono nate, queste macchine da cucito rappresentano oggi un must have per i collezionisti e per gli appassionati.

Un po’ di storia: il primo modello di macchina da cucito

Prima dell’avvento della macchina da cucire, l’unico modo per confezionare capi di abbigliamento e di biancheria era quello di utilizzare ago e filo… E armarsi di tanta pazienza! E’ stato l’anno 1850 a rappresentare un momento di svolta nel settore della sartoria. E’ proprio a metà del XIX, infatti, che è stato realizzato il primo modello di macchina da cucito.

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In questo periodo la Rivoluzione Industriale fa da padrona ed è stata la molla che ha fatto scattare nella mente dell’ormai noto Isaac Singer l’idea di poter realizzare uno strumento che permettesse di cucire in maniera meccanica e meno dispendiosa, in termini di tempo e di fatica. A partire da quel momento, molti sono stati i modelli prodotti.

Le caratteristiche delle prime macchine da cucire erano rudimentali ma sufficienti per fare un grande passo verso l’attualità, periodo in cui le macchine da cucito presentano delle caratteristiche tecnologiche avanzate, come la presenza di un display e la possibilità di cucire tessuti molto resistenti e massicci senza difficoltà e in gran quantità.

Scopri i modelli di macchina da cucito più costosi!

Dall’introduzione del primo modello di macchina da cucito ad oggi sono passati molti anni, (quasi due secoli se ben ci pensiamo!). In più di 150 anni, quindi, possiamo capire quanti siano stati i modelli e i marchi di tali strumenti posti in commercio. Alcuni di questi hanno fatto la storia e sono diventate icone del passato.

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E’ proprio per questo motivo che le macchine da cucire hanno fatto il loro ingresso nel mondo del collezionismo, diventando preziosi oggetti che gli esperti e gli appassionati bramano di possedere. Un esempio? La Featherweight 221, classe 1933, di Singer, che ha reso molto più precisa la cucitura rispetto agli anni passati.

Questo modello sembra che abbia un valore oscillante tra i 500 € e i 2000 a seconda dello stato di conservazione e in base agli accessori presenti. Meno recente, sempre di casa Singer, è la New Family, della fine del XIX secolo. Una vera opera d’arte! I suoi dettagli e decorazioni sono inconfondibili.

E ancora…

Il suo valore? Si parla di cifre a tre zeri, a partire dai 1.000 €, fino a circa 3.000 €, se in ottime condizioni. Saltando agli anni ’60, troviamo un terzo modello iconico: la Bernina 730 Record. Di produzione svizzera, questa macchina da cucire è rimasta impressa nella memoria per la precisione e per la robustezza.

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Il suo prezzo di acquisto sembrerebbe aggirarsi intorno a cifre che vanno dai 500 € fino a più di 1000 €. Cambiamo ancora epoca e giungiamo agli anni ’40 del secolo scorso, anni in cui il mondo della sartoria è stato dominato dalla Pfaff 130, estremamente potente e in grado di effettuare con facilità cuciture su stoffe spesse, come la pelle.

Il suo valore? Tra i 300 € e i 1.000 € a seconda delle caratteristiche di conservazione e della presenza del suo mobile in legno originale. Wheeler & Wilson no. 8 è la quinta macchina da cucire che trattiamo oggi: della fine del 1800, questo strumento può arrivare a valere anche 4000 €, rappresentando uno dei modelli più ambiti.

Quali sono i fattori che influiscono sul valore?

Concludiamo la carrellata con la Jones Hand Crank, risalente, come la Wheeler & Wilson no. 8, alla fine del secolo diciannovesimo. Questo marchio è britannico e il modello in questione è facilmente riconoscibile per la presenza del meccanismo a manovella e alle decorazioni in stile vittoriano. Il prezzo di vendita può raggiungere i 2000 €.

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Adesso che hai un’idea del valore e dei modelli più preziosi di macchine da cucito, potresti essere curioso di sapere quali sono le caratteristiche che più di tutte influenzano tali valori! Come puoi avere intuito, è lo stato di conservazione a rappresentare il fattore maggiormente discriminante: una macchina in ottime condizioni (non restaurata) è un cimelio preziosissimo.

Anche la presenza degli accessori, del mobile in legno o della valigetta originale è un dettaglio che può far schizzare il prezzo alle stelle! Non dimentichiamoci, infine, del marchio e del modello: esistono tipologie di macchine da cucito che hanno fatto la storia, sia per la loro estetica inconfondibile sia per le loro innovative funzionalità per l’epoca!

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