Cosa ha in comune il tuo conto corrente con una dieta? ecco come evitare che si svuoti troppo in fretta

Tutti quanti abbiamo un conto corrente, per lo meno tutti quelli che hanno un lavoro, e quindi una professione, che lo richiede. E’ uno strumento importante, per la gestione del proprio conto bancario, e dei propri risparmi. Ma ci sono sempre, delle cose a cui stare attenti, per evitare di svuotarlo troppo in fretta.

Conto corrente: di cosa si tratta?

Il conto corrente, è il mezzo attraverso cui si gestiscono i propri risparmi. Il modo che ci permette, di controllare le entrate e le uscite finanziarie. Quasi tutti ormai lo posseggono. E infatti, è uno strumento che viene usato da diverse persone, e per motivi molto diversi tra di loro, ma sempre importanti.

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Molti lavoratori, lo fanno per vedersi accreditare lo stipendio, altri per potere avere un luogo, in cui mettere i loro risparmi e quindi le risorse a disposizione. E cosi via. Insomma è uno strumento che in tanti usano, e anche da molto tempo, ma di cui forse, non si conoscono davvero le funzionalità.

Chi lo possiede, tra le altre cose, può mandare e ricevere del denaro, può ricevere l’accredito dello stipendio, e della pensione. E poi, ci sono degli istituti che rilasciano anche, le carte di debito o di credito, mezzi attraverso cui, si pu sempre avere il denaro a portata di mano.

In che modo si riconosce un conto corrente?

Per potere riconoscere, un conto corrente, ci sono delle informazioni, che devono sempre stare sotto mano. E sono: il nome della banca e il numero del conto corrente. E il tutto, è sempre accompagnato da dei codici identificativi, che non devono mai andare persi, e che ci permettono di entrare, anche in settori riservati.

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Tra i tanti, quello che ha maggiore importanza, è l’IBAN. E’ il codice che permette di identificare i pagamenti, verso l’estero e non solo. Poi, è anche bene sapere, che ogni banca deve per forza di cose, aderire al Fondo di Tutela dei Depositi: un sistema, che permette di dare una maggiore sicurezza ai clienti.

Per le banche straniere, invece, questo obbligo non ci sta, ma devono per forza aderire al fondo di riferimento del proprio Stato. Grazie a questo sistema, si mettono al riparo i clienti, anche da eventuali riferimenti delle banche, coprendo le cifre, che sono state depositate, fino a 100 mila euro.

Come proteggere il proprio conto?

Al giorno d’oggi, il rischio di vedere il proprio conto svuotarsi troppo in fretta, è all’ordine del giorno. E in alcuni casi, avviene anche per colpa di truffe. Si tratta di tecniche svuota conti, ovvero dei tentativi, sempre più raffinati, di riuscire a entrare in possesso delle informazioni riservate.

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Truffa telefonica: conosciuta anche con il nome di vishing. E’ una delle più comuni truffe presenti sul mercato. Un operatore, chiama al tuo numero e ti mette al corrente di qualcosa che possa fare cadere in trappola. Da li, parte la richiesta dei codici privati di accesso per risolvere, e la truffa è fatta.

Truffa SMS: chiamata anche smishing. In questo caso, sul cellulare arriva un link o un allegato, in cui viene richiesto di cliccare. Da li partono una serie di operazioni truffa, perfette per svuotare il conto. Non si deve mai cliccare sul link, e quando succede, parlare con la propria banca di riferimento.

Come difendersi dalle truffe?

Un primo passo, è sempre essere a conoscenza delle truffe in cui si può incorrere, quelle online, ormai sono all’ordine del giorno. E in alcuni casi, questo nemmeno basta. Tante volte, chi la organizza, è in grado di mettere la vittima in uno stato di ansia, che porta poi a credere ad ogni cosa.

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Per cui si deve sempre tenere a mente che: la banca non contatta ne per telefono e ne via SMS.E nemmeno per email. E poi, non chiede mai i codici di accesso privati, o personali della carta di credito. Poi, per annullare una operazione, non servono mai i codici OTP.

E ancora: se un link rimanda alla banca, è sempre bene non cliccarci mai. Si deve sempre controllare ogni singola lettera, e confrontarla con quello della propria banca. Infine: se si riceve una email, in cui il mittente non convince, è sempre bene eliminarla. E poi, parlare con la propria banca di riferimento.

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