
Se hai ritrovato nel cassetto delle vecchie monete che ti sembrano delle 200 lire, dovresti sapere quali sono quelle che valgono qualcosina e che potrebbero farti guadagnare, vendendole. Infatti la lista è molto lunga e capiremo cosa determina il valore di una moneta “antica”, anche se di fatto non sono nemmeno monete così tanto antiche ed è molto facile che qualcuno ancora le abbia a casa.
Le 200 lire che valgono di più
La 200 lire più rara di tutte è quella del 1977 poiché ne circolarono solo 16 milioni di pezzi. Il suo valore è di 1 euro, quindi una cifra che sembra irrisoria ma che sale se sull’esemplare c’è incisa la parola “PROVA”. Questa può valere ben 850 euro sia per questo errore ma anche perché ne furono coniati solo 1500 pezzi.

Un’altra 200 lire di valore è quella del 1978 che raffigura una mezzaluna sotto il collo della testa di donna. Può valere 200 euro se ben tenuta (in fior di conio). Se tenuta un po’ “peggio”, invece, può valere da 60 a 110 euro. Infine, c’è la 200 lire del 1979 che, in alcuni casi, non presenta la firma e la testa pelata.
Il primo errore di conio la fa valere 90 euro; nel secondo caso invece varrà 140 euro. Ma la lista è ancora molto lunga e potresti aver trovato non solo queste 200 lire ma altre molto ambite dai collezionisti che hanno delle particolarità che ne fanno lievitare il valore. Vale la pena però dire che nessuna ha un valore tale da stravolgere la vita.
Altre 200 lire che valgono tanto
Le vecchie 200 lire che possono valere tanto sono anche quelle del 1977-1978-1979, oppure quelle commemorative. Sono state coniate in relazione ad alcuni eventi o per ricordare certi personaggi che hanno fatto la storia della nostra nazione. Per esempio abbiamo la 200 lire del 1980 per Maria Montessori.

La moneta che raffigura questa figura così importante per la pedagogia e l’istruzione in Italia può valere 1 euro. Nel 1981 poi è stata coniata anche quella in onore della FAO che vale 2 euro. Nel 1989, poi, è stata coniata anche la moneta in onore dell’Arsenale di Taranto, che vale attualmente 2 euro.
Nel 1990 è stata coniata anche la moneta per il centenario del Consiglio di Stato che vale 2 euro ed infine la 200 lire per la Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri che può valere 4 euro. Sono monete che hanno segnato la storia della nostra nazione quindi hanno più un valore simbolico che economico.
Cosa determina il valore di una moneta
Come visto, molte monete non valgono poi così tanto. Quindi è errato dire che una moneta antica possa far diventare miliardari (questo è molto raro). È accaduto che durante delle aste delle monete venissero battute a prezzi astronomici ma limitiamoci a rimanere con i piedi per terra. Infatti, nel caso delle 200 lire, come visto, il loro valore non è così elevato.

Le monete di valore sono quelle che sono state coniate a tiratura limitata, quindi in pochi pezzi, e che hanno circolato poco. Poi abbiamo quelle commemorative, che possono valere un po’ di più perché sono ricercate dai collezionisti. Oppure quelle che presentano un errore di conio, una particolarità che le rende, appunto, più rare.
Infine, è da considerarsi anche lo stato di conservazione: se questa moneta è in ottime condizioni (fior di conio), varrà di più. Altrimenti il suo valore scenderà se presenta graffi, ammaccature, segni di usura. Quindi di fatto è impossibile stabilire un valore univoco per ogni moneta non solo da 200 lire, ma in generale.
Conclusione
Fra le monete antiche che possiamo ritrovare nel nostro cassetto e che possono farci guadagnare qualcosina ci sono di sicuro le 200 lire. Abbiamo visto una carrellata di quelle più ricercate e rare. Ma rare non vuol dire per forza guadagnare tanti soldi! Il più delle volte si parla di pochi euro, come visto.

In ogni caso, per avere una stima più precisa di quanto valga una moneta da 200 lire, sempre meglio farla valutare da un perito numismatico e poi regolarsi se venderla oppure conservarla. Conservarla vuol dire o aspettare che passino gli anni e quindi che il suo valore aumenti, oppure tenerla per ricordo.
In prospettiva di una futura vendita, comunque, il consiglio è quella di conservare a modo le monete che si pensa che possano valere. Infatti, lo stato di conservazione deve essere impeccabile per guadagnare di più. Quindi non tenerle in un posto umido e polveroso ma preservarne la bellezza e lo splendore del metallo.