Buono fruttifero vs. conto corrente: ecco come guadagni davvero di più

La gestione oculata e consapevole dei propri risparmi è di fondamentale importanza per preservare il proprio patrimonio finanziario e non esporsi a rischi di tipo economico. Tra gli strumenti disponibili in tal senso, i buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono due mezzi di investimento particolarmente apprezzati per la loro sicurezza e la facilità di gestione.

I buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio e investimento gestiti dalla Cassa Depositi e Prestiti ed emessi da Poste Italiane. Essi sono garantiti dallo Stato italiano offrendo così una sicurezza elevata per il capitale investito. Le tipologie di buoni fruttiferi postali sono molte e differiscono per durata e rendimento offerto.

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In questo modo rappresentano un mezzo di investimento adattabile alle varie esigenze economiche dei titolari. Ma i buoni fruttiferi sono flessibili anche per quanto riguarda il rimborso: è possibile richiedere il rimborso anticipato del capitale investito in qualsiasi momento anche se è importante sapere che gli interessi maturano dopo un determinato periodo di possesso.

I buoni fruttiferi postali godono di una tassazione agevolata sugli interessi pari al 12,5%, dunque inferiore rispetto ad altre forme di investimento. Inoltre, sono esenti dall’imposta di bollo per gli importi inferiori a 5.000 euro, mentre per quelli superiori si applica un’imposta di bollo dello 0,2% annuo

I conti correnti

Il conto corrente bancario è uno strumento per gestire le proprie finanze personali nella quotidianità. Attraverso il deposito di fondi in un istituto bancario, il titolare può usufruire di una serie di servizi come l’accredito dello stipendio o della pensione, eseguire pagamenti e incassi, effettuare bonifici, domiciliare le utenze domestiche, utilizzare carte e bancomat.

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questa multifunzionalità rendo il conto corrente uno strumento indispensabile nella vita di tutti i giorni per la gestione delle finanze personali. Esistono diversi tipi di conti correnti per soddisfare le esigenze dei clienti in modo flessibile. Ad esempio, i conti a consumo prevedono spese variabili in base al numero di transizioni effettuate.

La scelta del conto corrente più adatto dipende dalle esigenze personali e dal tipo di operazioni da effettuare più spesso. I più vantaggiosi e diffusi sono i conti correnti a pacchetto, che a fronte di un pagamento mensile o annuale, offrono una vasta gamma di servizi inclusi e un numero illimitto di operazioni, fatto salvo i limiti imposti al giorno e al mese.

Confronto tra i due strumenti

Il confronto tra buoni fruttiferi postali e conti correnti bancari evidenzia come questi due strumenti abbiano caratteristiche e finalità differenti. Quale fa guadagnare di più? Dipende dalle proprie esigenze personali e dai propri scopi finanziari. I buoni fruttiferi valorizzano l’investimento e la capacità di risparmio nel medio e lungo periodo.

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Al contrario, i conti correnti bancari hanno una funzione più operativa nell’immediato per la gestione quotidiana delle finanze, senza generare un ritorno economico significativo, caratteristica che invece distingue i buoni fruttiferi. quindi, se si desidera far fruttare i propri risparmi un investimento in buoni fruttiferi postali è sicuramente più vantaggioso.

I conti correnti bancari non offrono alcun tasso di interesse, anzi hanno costi di gestione sotto forma di canoni che sono assenti nei buoni fruttiferi. Inoltre, l’erosione del potere di acquisto dovuta all’inflazione rende i conti correnti bancari poco idonei per la conservazione del valore del denaro nel tempo.

Per concludere

In conclusione, la scelta tra conti correnti bancari e buoni fruttiferi postali dipende dalle esigenze economiche personali, dalla propensione al rischio e dagli obiettivi di investimento. Ma se vogliamo ragionare nell’ottica di quale tra i due fa guadagnare di più, allora come abbiamo visto, i buoni fruttiferi offrono maggiori vantaggi.

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Tuttavia, i conti correnti bancari rimangono uno strumento indispensabile per la gestione delle finanze nella vita di tutti i giorni, per fare operazione, transazioni e pagamenti nell’immediato e utilizzare tutta una serie di servizi relativi a queste operazioni. Non rappresentano dunque una forma di investimento né di risparmio, hanno anzi dei costi di gestione.

Non forniscono rendimenti significativi sul capitale depositato. Dall’altra parte, i buoni fruttiferi postali sono strumenti di investimento e risparmio sicuri perché garantiti dallo stato italiano, godono di una tassazione agevolata sugli interessi maturati e danno un ricavo sul medio e lungo periodo a seconda della loro durata e tipologia.

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